venerdì 26 febbraio 2010

ISCRIZIONI: CONTRIBUTO DEI GENITORI SOTTO ASSEDIO

Mentre le famiglie si mettono in fila per iscrivere i figli a scuola sono sempre più numerose le segnalazioni di un uso improprio del contributo volontario dei genitori, usati prima per la tassa sui rifiuti, poi per le visite fiscali e i materiali di pulizia.
Adesso ci si mette pure la circolare ministeriale n. 9537 del 14.12.2009 che dà indicazione alle scuole di utilizzare i finanziamenti non vincolati (fra i quali i più includono il contributo volontario dei genitori) per pagare gli stipendi dei docenti, il fondo incentivante per il personale e la ditta di pulizie.
“È un fatto che le scuole, di fronte a una spesa ingente imprevista, mettono mano ai fondi più accessibili, primo fra tutti il contributo volontario dei genitori” dichiara Rita Manzani Di Goro, presidente dell’Associazione Genitori A.Ge. Toscana. I genitori debbono tutelare per primi i loro figli, mettendo ben chiaro nella causale che il loro versamento è finalizzato all’ampliamento dell’offerta formativa, così quei soldi entreranno vincolati in bilancio e potranno essere utilizzati esclusivamente a favore dei bambini e della didattica.
In questo modo il genitore ottiene anche il vantaggio di poter detrarre quella cifra dalla dichiarazione dei redditi. La legge 40/2007 stabilisce infatti che hanno diritto alla detrazione del 19% per cento "le erogazioni liberali a favore degli istituti scolastici di ogni ordine e grado, statali e paritari (...) finalizzate all'innovazione tecnologica, all'edilizia scolastica e all'ampliamento dell'offerta formativa". Ma se la scuola utilizza quei fondi per gli stipendi o per le spese di pulizia la detrazione non spetta più.
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