mercoledì 3 febbraio 2010

Ora alternativa alla religione


La Gelmini ci riprova? 

 

Con il ministro Gelmini i trabocchetti non hanno mai fine. Ogni circolare contiene un agguato: alla legalità, all’uguaglianza dei diritti di alunni e alunne, alla laicità della scuola.  La recente circolare n.4/ 15 gennaio 2010 relativa alle iscrizioni del prossimo anno scolastico 2010-2011 alle Scuole dell’Infanzia, Primaria e Secondaria di 1° grado non fa eccezione.  

Al punto 4 “Insegnamento della Religione Cattolica e Attività Alternative” le opzioni per coloro che non si avvalgono dell’irc sono state ridotte dalle quattro fin qui previste a tre, con l’accorpamento arbitrario della voce “studio individuale-nessuna attività” nell’unica voce “attività individuali o di gruppo con assistenza di personale docente”.  La nuova indicazione elimina così il pieno rispetto dello “stato di non obbligo” riconosciuto dalla Corte Costituzionale a coloro che non scelgono l’irc., stato che prevede l’assoluta libertà di scelta riguardo la gestione dell’ora alternativa all’irc. Ma assai più grave, al punto di non poter essere tollerata è la proposta rivolta a genitori e studenti non avvalentisi nell’all.E (il modulo relativo alle opzioni alternative). 

La vicenda ha dell’incredibile. 

Le opzioni da tre sono state ridotte a due, con la soppressione della voce “attività didattiche e formative”,( menzionata peraltro regolarmente al punto 4 della circolare!). Di fatto,dunque, per il prossimo anno scolastico, genitori e studenti potranno scegliere soltanto tra “A .Attività didattiche individuali o di gruppo con assistenza di personale docente”; “B: Non frequenza della scuola nelle ore di irc”  La scomparsa delle “ attività didattiche e formative” in un calderone informe senza un apposito docente nega drasticamente la risposta ai tanti genitori e studenti che a quel diritto si sono fin qui appellati. Le associazioni “ Per la Scuola della Repubblica” e “Coordinamento Genitori Democratici” (CGD) invitano tutti e tutte coloro che hanno a cuore la laicità della scuola a far sentire la propria voce affinché il MIUR provveda con la massima urgenza al reinserimento nell’all.E della voce “attività didattiche e formative” che rappresenta un diritto sancito in sede legislativa. 

“Scuola della Repubblica” e CGD fanno peraltro presente che per l’espletamento di tali attività , nel bilancio dello Stato continuano ad essere previste le somme a carico degli Uffici Scolastici Regionali, come risulta dalla Tabella 7 – Stato di previsione del MIUR per l’anno finanziario 2010- allegata al ddl sulla finanziaria. 

Ciascun USR presenta anche per il 2010 l’indicazione di appositi capitoli di spesa con la dicitura “Spese per l’insegnamento della religione cattolica e per le attività alternative all’insegnamento della religione cattolica, con l’esclusione dell’ IRAP e degli oneri sociali a carico dell’amministrazione”.  

Il provvedimento contro il quale rinnoviamo la nostra protesta rappresenta dunque un autentico autogoal!  

Comitato “Per la scuola della Repubblica” associazione onlus –  

COORDINAMENTO GENITORI DEMOCRATICI ONLUS