domenica 14 novembre 2010

Nuovi finanziamenti alle scuole private ed ulteriori tagli alla scuola statale: contrastiamo questo vergognoso appalto dell’istruzione pubblica.

Mentre in Parlamento e nei media si discute della crisi del Governo Berlusconi, questo stesso Governo, con un atto d’inquietante arroganza, incurante delle proteste che da tutte le componenti della scuola pubblica si levano contro le politiche dei tagli ed il processo di privatizzazione di tutto il comparto dell’istruzione, ha emanato una serie di decreti in finanziaria che limitano ulteriormente il diritto allo studio e che continuano a favorire la scuola parificata a svantaggio di quella statale.
Drastica riduzione del contributo per i libri di testo, circolare ministeriale nella quale si obbligano i dirigenti scolastici a non esercitare alcuna critica nei confronti del ministero, nuovo finanziamento di duecentoquaranta milioni di euro per le scuole parificate - dopo che nella scuola pubblica, per ragioni “cosiddette di bilancio” sono stati tagliati 8 miliardi di euro – evidenziano con chiarezza come la decisione di tagliare nella pubblica istruzione scaturisca da una volontà consapevole e precisa: sostenere con tutti i mezzi disponibili la privatizzazione della scuola e, di conseguenza, contrastare il principio costituzionale per cui debbono essere rimossi gli ostacoli che impediscono il pieno sviluppo della personalità umana.
Come coordinamento delle scuole secondarie di Roma denunciamo l’ennesima rinuncia da parte dello Stato a perseguire le finalità formative universali per cui sono destinati i fondi per l’istruzione a favore dell’accettazione di una logica lobbistica per cui, quando un Ente privato fa pressioni sul Governo vengono immediatamente messe a disposizione somme ingenti di denaro pubblico a suo vantaggio. Rivendicando lo spirito della Costituzione Repubblicana per cui l’istruzione privata può essere esercitata ma senza oneri per lo Stato, ribadiamo la nostra decisa indignazione per l’ennesima scelta di garantire finanziamenti pubblici alle scuole parificate, in particolare in un momento come quello attuale in cui la scuola statale in tutte le sue componenti (genitori, studenti, insegnanti) sta subendo il più feroce attacco della storia repubblicana.
Per questo motivo invitiamo tutte le componenti della scuola a condividere con noi questo legittimo sentimento d’indignazione e, in qualità di cittadini della Repubblica Italiana, a diffondere questo documento in tutte le sedi possibili (collegi docenti, assemblee studentesche e sindacali, etc) e a costruire unitariamente iniziative pubbliche su tutto il territorio che denuncino questa vergognosa operazione di consapevole impoverimento dell’istruzione pubblica congiunta all’inutile e provocatorio finanziamento alle scuole private.