giovedì 27 maggio 2010

Difendiamo le graduatorie ad esaurimento, opponiamoci al DdL Goisis sulla costituzione degli albi regionali.

In questi giorni è in discussione alle Camere il Disegno di Legge elaborato dal deputato della Lega, Goisis, e riguardante le nuove forme di reclutamento, nonché l’accelerazione della gestione finanziaria ed amministrativa delle scuole, sempre più orientata su basi regionali.
I contenuti fondamentali della proposta sono presto detti: il progetto prevede un nuovo canale di reclutamento basato su albi regionali e su concorsi regionali che si dovranno effettuare ogni tre anni. Secondo la Proposta di Legge la gestione del personale scolastico, dal reclutamento al trattamento economico, passerà dallo Stato alle Regioni; lo Stato girerà le somme necessarie direttamente alle realtà territoriali; appositi uffici regionali sostituiranno quelli attuali; le scuole dovranno comunicare alle Regioni quanti posti vacanti hanno a tempo determinato ed indeterminato, dati che serviranno per il reclutamento.
Per essere assunti, poi, i docenti dovranno iscriversi in appositi albi regionali distinti per ordine di scuola. Uno dei requisiti per accedere agli albi ed essere assunti è la residenza in uno dei Comuni della Regione di riferimento. Si tratta di un modo per “scoraggiare gli spostamenti continui da un territorio all’altro” (parole della Lega) e quindi per contrastare quel diritto alla mobilità che ha contraddistinto da sempre il sistema scolastico italiano. Per quanto riguarda gli albi regionali, infatti, si richiede l’obbligo di residenza nella Regione in cui si desidera essere iscritti, non solo, ma in caso di assunzione è necessario sottoscrivere l’impegno a mantenere per cinque anni la stessa residenza.
La proposta Goisis riprende l’impianto federalista anche rispetto alla contrattazione sindacale, poiché mette in atto forme di contrattazione a livello regionale; infine, prevede la creazione del Consiglio dell’Istituzione, accanto al Collegio dei Docenti, come organo di Governo della scuola, e dota il Dirigente Scolastico di più ampi poteri.
Per molti lavoratori precari della scuola l’attuale Disegno di Legge rappresenta la fine della mobilità, ma per la scuola tutta l’attuazione di questo progetto segna una consistente accelerazione nel processo di privatizzazione nella gestione dell’intero sistema scolastico.
Consapevoli della delicatezza della riforma in campo, come Coordinamento Precari Scuola, invitiamo i precari della scuola e più in generale tutti coloro che hanno a cuore questo tema a confrontarsi con noi su tali problematiche e a partecipare ad un assemblea pubblica lunedì 31 maggio, alle ore 17, dopo il presidio di protesta contro i tagli.
Lunedì 31 maggio
Ore 15,00 presidio di protesta all’USP di via Pianciani
Ore 17,00 assemblea pubblica in via Galilei, 57 (nei pressi dell’USP)

Coordinamento Precari Scuola – Roma movimentoinsegnantiprecari@gmail.com