sabato 5 dicembre 2009

Nessun dubbio: i soldi per i libri di testo non ci sono

La notizia del 4 dicembre taglia la testa al toro: non ci sono dubbi i 103 milioni  destinati alla gratuità dei libri di testo la cui spesa doveva essere finanziata con lo stanziamento del capitolo 7243 del bilancio del Ministero dell’Interno non ci sono più!

Lo stato avrebbe dovuto, come tutti gli anni, trasferire questi denari alle Regioni e ai  Comuni i quali a loro volta avrebbero sostenuto la spesa per l’acquisto.

Dopo qualche dubbio sulla reale destinazione di questi denari il Governo ha eliminato qualsiasi dubbio: i soldi non ci sono ma potranno esserci se passa alla Camera un emendamento alla finanziaria per il 2010 che ripristini il 103 milioni prelevandoli dagli introiti che vengono previsti dall’attuazione dello scudo fiscale. La notizia viene data dal “Sole 24 ore” del 4 dicembre che con molti dettagli da la notizia che il Governo sta preparando un emendamento alla Legge Finanziaria che dovrà distribuire le entrate dovute al pagamento di una tassa del 5% di coloro che attraverso lo Scudo Fiscale faranno rientrare i capitali esportati all’estero.

Una notizia che peggiore non potrebbe essere per molti e vari motivi:

1)    I 3,2 miliardi che dovrebbero essere utilizzati da questo emendamento sono al momento del tutto aleatori, si suppone che ci saranno…ma ancora non ci sono.

2)    L’emendamento prevede “soldi per Tutti” finanziamenti alle banche e ai fondi internazionali (130 milioni), il finanziamento del 5 per mille alle Onlus, autotrasporto locale (400 e 400 milioni).

La fetta più consistente per un capitolo per le spese sociali che comprendono i soldi per i Comuni d’Abruzzo, ratifiche internazionali, sicurezza delle sedi diplomatiche, comparto marittimo….( Un mliardo e 350 milioni), fondo per la Solidarietà in agricoltura (250 milioni), Università (350 milioni), scuole private per 130 milioni!!! Etc. etc. Si capisce bene che con tali concorrenti sarà difficile far stanziare i 103 milioni per i libri di testo.

3)    I fondi di cui al punto precedente corrispondono alle promesse fatte dal ministro Tremonti ma ci sono quelle, ben più consistenti. fatte da Berlusconi ai giovani Industriali, alle piccole e medie industrie, per gli investimenti tecnologici delle imprese…praticamente ogni incontro, negli ultimi mesi, si è concluso con la promessa di un “pezzo di Scudo Fiscale”.

4)    Nella stessa finanziaria vengono promessi pezzi vari e consistenti, basta ricordare, che non essendoci denari per il rinnovo dei contratti del Pubblico Impiego il ministro Brunetta ha fatto inserire il comma che prevede una eventuale apertura contrattuale se dovessero esservi introiti superiori all’importo previsto…sempre dallo scudo fiscale. Le ultime notizie sui quotidiani ci informano che la spesa totale prevista per tutti gli emendamenti che il governo vorrebbe presentare ammonta ad 8,5 miliardi di euro!! Se non ci muoviamo, se non comincia la mobilitazione la vedo proprio triste per i libri di testo. 

5)    E’ evidente il tentativo indurre segmenti di popolazione ad una complicità o addirittura al “tifo” per la riuscita dello scudo, una legge criminale e criminogena per salvare dalla evasione fiscale (e da numerosi altri reati connessi) evasori ed esportatori di tutte le risme.

In questi giorni si è chiarito che non solo sono a rischio i libri di testo gratuiti per 2 milioni e mezzo di alunni delle elementari, ma sono a rischio anche i buoni libro per studenti delle medie e superiori le cui famiglie non superano i 15.000 euro di reddito.  Quindi non c’è tempo da interporre ad una ripresa della mobilitazione del mondo della scuola dall’Infanzia all’Università, dei cittadini per difendere non solo le tasche dei lavoratori ma lo stesso dettato e principio costituzionale.

Infatti non va dimenticato che l’obbligo e la  gratuità sancite dalla Costituzione hanno costituito un fondamento per esemplificare la universalità dei diritti, la loro esigibilità ed il senso della progressività delle tasse ed imposte.

Piero Castello