sabato 11 dicembre 2010

L’ARABA FENICE: CITTADINANZA E COSTITUZIONE

Il 28 Ottobre 2010, sulla Home page del Miur, e`apparsa la scritta “Cittadinanza e Costituzione”. La stessa scritta, come avviene per le comunicazioni importanti, era anche riportata nel settore “Istruzione”, accompagnata dal sottotitolo esplicativo: “indicazioni in merito all’introduzione dell’insegnamento di ‘Cittadinanza e Costituzione’ nel nostro sistema scolastico”. C. M. … (il numero della circolare manca

proprio nel sito, dove ‘cliccando su leggi tutto’ si e` rinviati a un altro sito hubmiur.sidi.mpi.it nel quale, della C.M. non si trova traccia e la ricerca in ogni caso risulta complessa e difficile).

Si riapre, dunque, o forse si chiude, una vicenda che viene da molto lontano, che ha attivato interessanti problematiche di ordine epistemologico e didattico e che ha fatto sperare, almeno all’inizio del suo incarico, in una dimensione “costituzionalista” della futura azione del Ministro Gelmini.

Infatti l’art. 1 della legge 169 del 30.10.2008, di conversione del D. Lgs. n. 137 dell’1.09.2008 stabiliva che: a decorrere dall’inizio dell’anno scolastico, oltre a una sperimentazione nazionale… sono attivate azioni di sensibilizzazione e di formazione del personale finalizzate all’acquisizione, nel primo e nel secondo grado, delle conoscenze e delle competenze relative a Il neo-Ministro dimostrava cosi` la volonta` di riproporre nelle scuole di ogni ordine e grado l’importanza dell’insegnamento dell’educazione civica, generalmente trascurata nella scuola, ancorandola pero`, e questo era l’elemento forte e innovativo, allo studio e alla conoscenza della Carta

Costituzionale. Era davvero un bel segnale! Tale segnale conobbe una continuita` significativa in due successivi provvedimenti: il primo - l’atto di indirizzo del 4 Marzo 2009 per la sperimentazione dell’insegnamento di Cittadinanza e Costituzione, ricco, per altro, di riferimenti storici ai tentativi di istituire un insegnamento di educazione civica nella scuola che rivelano successi,intuizioni nobili e soluzioni ingegnose,ma anche vari insuccessi; il secondo - il Decreto costitutivo del Gruppo di lavoro per la sperimentazione nazionale di Cittadinanza e Costituzione, formato da illustri esperti, che nella ‘premessa’ fa riferimento a un precedente decreto, il n. 55 del 21.10.2008, con il quale era stato costituito un gruppo di lavoro presieduto dal Prof. Luciano Corradini, Universita` di Roma Tre, con compiti di studio, analisi, proposte e consulenza tecnico. Il Prof. Corradini faceva parte anche del gruppo del 4 Marzo 2009 ed e` evidente che, nel nuova struttura di lavoro, porto` la sua cultura, il suo riconosciuto carisma e gli esiti della esperienza specifica maturata nel gruppo dell’Ottobre 2008. Ma questa volta la presidenza fu affidata al Capo Dipartimento per la programmazione e gestione delle risorse umane, finanziarie e strumentali presso il Ministero. L’idea di Cittadinanza e Costituzione trovo` un’accoglienza entusiasta: migliaia di progetti, elaborati dalle scuole, furono presentati all’ANSAS che, con provvedimento del 17 maggio, era stata incaricata dal Ministro di curare un bando di concorso fra scuole prevedendo di assegnare alla scuola vincitrice un premio in denaro. Il tutto con un’elaborazione in tempi assai ristretti e a ridosso degli scrutini. Questo conferma, se ce ne fosse bisogno, l’interesse e la grande disponibilita` a impegnarsi su contenuti significanti, chele scuole ancora una volta dimostrarono di possedere. Si prescindeva, ovviamente, dal “premio finale”! Sembrava che tutto procedesse per il meglio. Ma non fu cosi`! Qualche giornale comincio` a esprimere valutazioni critiche sostenendo che l’insegnamento di Cittadinanza e Costituzione finisse col caratterizzarsi come una specie di “catechesi” e d’indottrinamento sul “valore” dello Stato, mettendo in discussione la dimensione essenzialmente ‘laica’ della scuola. Punto di vista rispettabile ma che, certamente, contribui` a scelte successive che segnarono chiaramente un’inversione di tendenza: contrariamente a quanto avvenuto all’inizio dell’anno scolastico 2008/2009, quando, come lo stesso Ministero afferma (10.09.2009), fu “introdotta una nuova disciplina in tutte le scuole di ogni ordine e grado, che oltre ai temi dell’educazione civica, comprende anche l’educazione ambientale, l’educazione alla legalità, i valori del volontariato e l’educazione stradale”, nelle novita` introdotte nell’anno scolastico 2009/2010 non si fa riferimento a questa disciplina, nè alla sua sperimentazione. Si fa anche sparire dall’home-page del sito ministeriale l’icona di Cittadinanza e Costituzione. Lentamente si lascia cadere la “cosa” e delle questioni aperte dalla Legge 169/08 non si parla piu`.

Eppure la Costituzione, nell’allegato alla Direttiva Ministeriale 08.02.96 n.38 - “Nuove dimensioni formative, educazione civica e cultura costituzionale”, e` cosi` definita: “La Costituzione è una specie di “giacimento” etico, politico e culturale per lo più sconosciuto, che possiede la singolare caratteristica di fondare in una visione unitaria i diritti umani e l’identità nazionale, l’articolazione autonomistica e l’apertura sovranazionale”. Nessuno, tuttavia, si curava piu` di Cittadinanza e Costituzione. Al Ministero incombevano nuovi obblighi, quelli della riforma “epocale”. Ma c’era occasione migliore della riforma, per un inserimento sistematico dell’insegnamento di Cittadinanza e

Costituzione, nei diversi curricoli ? La riforma e` stata varata e di Cittadinanza e Costituzione nei curricoli non c’e` traccia. E ora la beffa del 28 Ottobre, con un provvedimento che da` alle scuole indicazioni per l’insegnamento di una materia che non c’e`. Non ci aspettavamo dal Ministro sensibilita` pedagogiche e didattiche, ma sicuramente, la volonta` politica di decidere positivamente su di una problematica certamente complessa ma, che Lei stessa, aveva aperto con la Legge 169/2008. Preferiamo pensare che non l’abbia fatta “politicamente” e non che abbia scelto scientemente di “non fare”, in ossequio a chi pensa che la Costituzione della Repubblica sia soltanto un “pezzo di carta” e che, a conferma di tale pensiero, (?) ne fa scempio quotidiano.

Giuseppe Capilli, g.capilli@libero

Dirigente Scolastico (Messina)