lunedì 20 settembre 2010

Alcune osservazioni sugli indicatori OCSE sull'istruzione

Dall'ultimo outlook dell'OCSE sui sistemi educativi si evince che, in media, i paesi industrializzati spendono circa il 6,5 % del loro PIL e circa il 13,5 della spesa pubblica totale, mente l'italia spende rispettivamente il 4,5 e il 9%.
L'outlook ci dice inoltre che il 70% della spesa scolastica va in stipendi dovunque, confermando che l'affermazione che l'italia spenderebbe troppo in stipendi è prive di fondamento, visto che la nostra percentuale è sì più alta, ma davvero di poco (l'80%) pur scontando una assoluta anomalia, ovvero il gonfiamento del dato per l'inclusione degli insegnanti di sostegno (che in tutto il mondo stanno nel bilancio dei ministeri di welfare e non in quello dell'istruzione) e di quelli di religione (che come è noto esistono solo da noi).
(da una segnalazione di Giovanni Vetritto)

Sommario della sintesi in italiano:
 Nell’area OCSE, i governi stanno cercando di rendere più efficace il sistema di istruzione e al contempo di accedere a risorse supplementari che permettano di rispondere alla domanda crescente in materia.
 L’edizione 2010 della pubblicazione intitolata Education at a Glance: OECD Indicators offre ai vari Paesi l’occasione di riflettere sulla loro performance in un’ottica comparativa. Vi si trova una vasta gamma di indicatori aggiornati e comparabili relativi ai diversi sistemi che rappresenta il giudizio condiviso dei professionisti del settore sulle modalità
con cui misurare la realtà attuale del panorama dell’istruzione su scala internazionale.
 Gli indicatori mostrano quali sono i soggetti coinvolti nel settore, quanto vi si spende e come operano i sistemi di istruzione. Illustrano inoltre un’ampia gamma di risultati ottenuti attraverso il paragone, ad esempio, tra le prestazioni degli studenti in aree specifiche e l’impatto dell’istruzione sui livelli di retribuzione e sulle opportunità di
impiego degli adulti.