domenica 24 gennaio 2010

Dichiarazione di Giovanni Bachelet presidente del forum sulla scuola

La maggioranza non ha sottoscritto la richiesta unanime di rinvio da parte di PD, Italia dei Valori e UDC, ed ha approvato da sola, in commissione, un parere positivo ai "nuovi" regolamenti delle superiori.
Hanno ragione quanti si rammaricano: con questa scelta, negando l'evidenza di tempi di orientamento ed iscrizione ormai insostenibili per scuole e famiglie e sottovalutando diversi rilievi del Consiglio di Stato, la maggioranza ha perso l'occasione storica di condividere con le opposizioni una riforma delle superiori degna di tal nome, cioè capace di razionalizzare e innovare identificando (anziché azzerare) le sperimentazioni di successo.
Il mancato risparmio provocato dal rinvio chiesto da tutte le opposizioni era ampiamente finanziabile con i proventi straordinari del cosiddetto scudo fiscale. Il rinvio avrebbe consentito l'ordinata riorganizzazione di docenti e orari nelle scuole, l'adeguata informazione di famiglie e ragazzi sulla nuova offerta didattica e non ultimo un supplemento di riflessione necessario a dare ordine e senso a curricula e quadri orari che al momento appaiono, tranne rare eccezioni, improvvisati e abborracciati.
L'inflessibilità e la non rinviabilità di questa pseudoriforma ne svela la ragione ultima: tagliare ore e cattedre per realizzare subito, a qualunque costo, i tagli di Tremonti. Solo cosí si spiegano, per fare due esempi, la riduzione di ore e la distruzione di qualunque parvenza di unitarietà proprio nel biennio dell'obbligo, o la drastica riduzione dei laboratori proprio negli istituti tecnici.
L'approvazione simultanea oggi, in altra sede parlamentare,
dell'apprendistato a 15 anni, che vanifica l'innalzamento dell'obbligo scolastico a 16 anni (ultima vera riforma, fatta dal centrosinistra),completa il quadro di un governo classista, pasticcione e privo di anima e visione strategica dell'istruzione, in forte discontinuità non solo con Berlinguer e Fioroni, ma perfino con Moratti.
Ha quindi ragione la presidente Aprea a richiamare il tema del consenso elettorale: a fine marzo, quando i ragazzi non sapranno ancora il destino che li attende alle superiori, famiglie e operatori della scuola potranno, col voto, cominciare a punire e porre un freno ai guai prodotti da questo governo.

Giovanni Bachelet
Presidente Forum Nazionale Istruzione del Partito Democratico
20/1/2010